Critical Wine 2005
I edizione del Critical Wine Genova
Per pensare a un nuovo rapporto con la t/Terra che lasci spazio a produzioni, consumi, piaceri più sobriamente felici
Per disegnare il circuito virtuoso tra qualità della produzione, qualità del prodotto e qualità delle relazioni sociali; per la tracciabilità dell’origine e della trasformazione dei prodotti e per la tracciabilità del prezzo (prezzo sorgente)
Per il consumo critico, contro il consumo produttivo
Per condomini della qualità e gruppi d’acquisto autogestiti e a rete
Per un’agricoltura contadina e utopica, per pensare le relazioni tra movimento dei movimenti, terra e agricoltura
Per organizzare il rifiuto del modello neoliberaista che vuole l’agricoltura industriale e monocolturale delle multinazionali e della UE da una parte e un’elitaria produzione dei cosidetti prodotti tipici dall’altra, quali facce della stessa medaglia
Per un catalogo dei produttori, basato su rintracciabilità, origine, qualità e sul principio della responsabilità e della autocertificazione
Per fare mercato come incontro di coproduzione
Emancipazione t/Terrestre per costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, condurre al riconoscimento della cosa comune, dall’aria all’acqua al cibo fino alla produzione informatizzata delle reti
Per acquisire nuovi strumenti utili per ragionare, per sovvertire, per affrancarsi materialmente dalla insopportabile morsa del neoliberismo, ristabilire la relazione armonica con la t/Terra
Sensibilità planetaria/volontà di difesa pratica della vita materiale, contro le nocività politiche, culturali sociali che l’assediano al fine di svalutarne l’esperienza sensoriale, le capacità dialettiche del linciaggio, la coscienza del vissuto individuale e dei processi storici.